Un giallo ambientato in Sicilia, fra gli anni Cinquanta e i giorni nostri, con due delitti da risolvere. Un enigma che ha portato l'autore Michele Guardì, 80 anni, a scrivere "La ciantona". Un titolo, o meglio, un neologismo che sta per sovrapposizione di voci senza che sia chiaro il senso delle parole che vengono pronunciate. Il romanzo, mostra come un affresco frenetico e colorato, dove la realtà, da qualunque parte la si guardi, mima sempre e comunque una finzione.
La trama
Un autore prolifico, sta scrivendo due romanzi, entrambi ambientati a Castroianni. Un paesino dell’entroterra siciliano nel quale il tempo scorre lento e senza strappi. La prima storia si svolge negli Anni Cinquanta, ai tempi di "Lascia o raddoppia", la seconda è ambientata nei nostri giorni. Per ognuna delle due epoche un delitto. Su uno indaga il maresciallo Sconci, sull’altro il brigadiere Amenta.
È così che i due decidono di collaborare: visto che l'autore ama il gioco degli specchi, non è forse possibile che a commettere il delitto nella storia di oggi sia uno dei protagonisti della storia di ieri? Due gialli curiosamente in cerca di soluzioni, dunque, nel nuovo romanzo di Michele Guardì: non un giallo tout court, ma un gioco di incastri, di equivoci e malintesi, nel vero e puro spirito della tradizione siciliana; ma anche e soprattutto un indovinello letterario, un enigma, in cui Guardì sfida il lettore a rintracciare gli elementi irrinunciabili del doppio romanzo e poi a ricomporli per arrivare alla soluzione.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Febbraio 2024, 17:28
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